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Il quartiere Niguarda


Niguarda

Oggi Niguarda, pur integrata nella città di Milano per quanto riguarda il lavoro,

rimane per il resto un po’ a sé stante, come sempre,

con un orgoglio-timidezza ereditato da secoli di sudditanza,

che viene trattenuta nel ricordo come spina psico-masochistica,

a tener sempre viva e pungente l’individualità e l’indipendenza del borgo.

(Fernando Pizzamiglio, “Affettuosamente da Niguarda”)


Quartiere storico della periferia di Milano e comune indipendente fino al 1923, Niguarda nasce come un borgo contadino per affiancarsi, nel tempo, alla crescente componente operaia dietro all’insediamento di grandi fabbriche nelle vicinanze, Breda, Falck e Pirelli. Alla fine dell’Ottocento, per rispondere al bisogno crescente di alloggi, sulla spinta del forte spirito cooperativo che da sempre caratterizza il quartiere, nasce la storica Cooperativa Edificatrice, oggi Cooperativa Abitare, alla quale si contrappone, a partire dagli anni ’70, un intenso uso speculativo del suolo a fini residenziali. Da quel momento il quartiere inizia a perdere la sua identità peculiare acquisita dalla trasformazione industriale.

Niguarda porta con sé una complessa stratificazione storica e culturale che vede l’incontro tra la tradizione operaia delle famiglie milanesi con quelle immigrate dal sud Italia e le identità multietniche di più recente arrivo. Gli interventi urbanistici subiti nel corso degli anni hanno cambiato la fisionomia del territorio slegandolo dal resto del centro città, ed è venuta meno la vitalità sociale che aveva contraddistinto il periodo pre-fascista e post-bellico.

Liberatosi dai tedeschi e dai fascisti il 24 aprile 1945 (un giorno prima rispetto al resto dell’Italia), il quartiere conserva ancora, più di altri, un forte spirito politico e, grazie alla presenza di numerose realtà sociali e culturali, una spiccata tendenza all’associazionismo. Ma soprattutto, il quartiere si mantiene ancora impermeabile alle spinte della gentrificazione che hanno interessato altre zone della città, costituendo un vero e proprio baluardo della vecchia Milano.

Da qui il progetto Radici // C’era una volta il quartiere che sarà si propone di partire per recuperare l’identità distintiva di questo quartiere così speciale e di creare una nuova narrazione della Niguarda di oggi e di quella del futuro.